Dal convegno:
La storia della filosofia: problemi e discussioni
Dibattito
Interventi e tematiche affrontate nel mattino.
Alcuni dei temi emersi:
Arrigo Trevisani (Trieste):
1. Sulla distinzione tra logica dei termini e logica preposizionale: qual è più vicina alla matematica?
2. Sul legame fra filosofia e storia della filosofia nell’insegnamento.
Roberto Giannetti (Firenze):
Si può ritenere ancora vero oggi quanto riteneva Hegel, cioè che non c’è filosofia se non per chi fa filosofia?
Prof. Drago (Università di Pisa):
1. Richiamo al discorso del 1918 di Lukasiewicz, in cui si chiama ad una guerra spirituale contro Aristotele per una diversa logica.
2. Si può ritenere che la storia della filosofia sia unitaria o il dato di fatto della filosofia è il pluralismo (proposto dai Sofisti) per cui il punto centrale è il conflitto?
Anna Pellecchia (Palazzolo, BS):
Sulle prime storie della filosofia di impianto geografico e non critico. Per quali motivi?
Dino Jajani (Camerino):
C’è una difficoltà sempre maggiore a combinare aspetti nozionistici e aspetti teoretici nell’insegnamento della filosofia. Oggi c’è un “bailamme espositivo” nei manuali.
Elena Profeti (Pisa):
Per l’insegnante di filosofia, che è mediatore fra il manale e gli studenti, è importante ritagliare delle periodizzazioni funzionali all’insegnamento e per un sapere che, pur rimanendo teoretico, si intreccia coi problemi sociali e con l’economia.
Maria Teresa Bompani (Vicenza):
Sul problema di coordinare l’insegnamento della storia della filosofia con la lettura dei classici.